The Predator’s Way: scatena la belva che è in te.
Siamo alla continua ricerca di “metodi” per ottenere una certa cosa a cui teniamo: come dimagrire, come negoziare, come avere un fisico sano, come essere attraenti, come liberarsi dei pensieri negativi, come guadagnare più soldi, come… come… come…
E nella nostra ricerca, soprattutto da quando abbiamo internet a disposizione, troviamo per ogni argomento una quantità praticamente illimitata di articoli, siti, conferenze, libri, tutti scritti da “esperti” di ogni genere, disposti a offrirci istruzioni, consigli, soluzioni, tutte perfettamente argomentate e apparentemente solide ma molto spesso in disaccordo una con l’altra.
Per questo nel corso della mia esistenza ho sempre cercato una guida, un punto fermo di riferimento in questo oceano di informazioni, un qualcosa che mi permettesse di distinguere le stupidaggini dalle idee valide e utili per me: a un certo punto, se dieci “esperti” nutrizionisti mi dicono dieci cose diverse, come posso sapere qual è quella corretta per me? Dovrei studiare e diventare un esperto anch’io, così le teorie in contraddizione diventano undici? E’ chiaro che non era questa la via.
La risposta mi è apparsa in tutta la sua evidente semplicità quando ho deciso di rinunciare alle teorie alla moda, molto spesso ideologizzate e con la pretesa di descrivere il mondo come dovrebbe essere, e di rivolgermi semplicemente alla scienza, che – per definizione – cerca di studiare il mondo così com’è.
E se mi rivolgo alla scienza, questa mi dice qualcosa di molto semplice ed evidente, che chiarisce immediatamente una quantita sterminata di dubbi: mi dice che mentre la nostra civiltà ha un’età di 7-8 mila anni, negli ultimi 200.000 anni il nostro corpo e la nostra mente non hanno subito alcun cambiamento.
Questo significa che – da un punto di vista strettamente evoluzionistico – ci troviamo in una situazione completamente inadatta alla nostra struttura psicofisica.
Questo significa che, anche se ci piace considerarci uomini civili, la civiltà non è che un attimo nella storia dell’uomo: il nostro corpo, la nostra mente, le nostre reazioni emozionali, comportamentali e sociali non sono fatte per vivere in una città, ma nella giungla in un branco di predatori.
Negare questa verità è una fonte permanente di conflitto, di infiniti problemi e di innumerevoli malattie fisiche e psichiche; mentre se accettiamo questo cambio di paradigma, praticamente ogni domanda che ci possa venire in mente riguardo all’alimentazione, alla leadership, alla salute, la business, alla psicologia, alla vendita, ecc, riceve immediatamente una risposta chiara, evidente, impossibile da controbattere e di un’utilità pratica immediata e verificabile.
Di conseguenza, mentre chiaramente non propongo di ritornare a vivere sugli alberi, accettare, rispettare e utilizzare la nostra componente più ancestrale, più animalesca, si può rivelare la chiave vincente per raggiungere un nuovo livello di equilibrio e di performance.
Vorrei che fosse chiaro che quando parlo di “via del predatore”, non mi riferisco ad atteggiamenti violenti o prevaricatori, ma della capacità di focalizzarsi su un particolare obiettivo (la “preda” può essere un posto di lavoro, una vendita, un contratto, un diploma, ..), del rispetto per il nostro fisico e la nostra mente, della concentrazione nel presente, del livello di energia, di tutto quello che di prezioso contiene la nostra eredità genetica e che può essere applicato ai nostri giorni.
Affronteremo una serie di argomenti e faremo una serie di esercizi tramite i quali riusciremo a raggiungere consapevolezze assolutamente sorprendenti circa la nostra identità, le nostre potenzialità, il nostro vero potere, e forse riusciremo a trovare qualla “guida” che abbiamo cercato per tutta la vita.
Vi garantisco che buona parte delle conclusioni a cui arriveremo saranno completamente inedite, e le applicazioni della mentalità da “predatore” per quanto riguarda il business, le relazioni, la leadership, l’energia, il fisico si riveleranno di un valore instimabile.
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