La guerra dei sessi

Maschi e femmine: amore o manipolazione reciproca?
“Tutta l’infelicità umana deriva dal non accettare la realtà così com’è” – Buddha
“Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi” – Vangelo di Giovanni, 8.32
“La verità vi renderà liberi, ma prima vi farà infuriare” – Bruno Medicina

Le relazioni di coppia sono un argomento praticamente inesauribile di discussione, e infatti non c’è trasmissione, rivista, intervista, o anche semplice chiaccherata in cui qualcuno non senta il bisogno di dire la sua su questo o quell’aspetto del rapporto maschio-femmina.
Tuttavia, al di là delle banalità, dei luoghi comuni, delle lamentele e degli stereotipi, è difficile raggiungere un qualche tipo di accordo, e questo essenzialmente per due motivi:

-ci rimane piuttosto difficile accettare alcuni aspetti della realtà che percepiamo come “negativi”, di conseguenza si discute molto di come le cose “dovrebbero” essere e pochissimo di come sono effettivamente
-siccome ognuno di noi è inevitabilmente parte in causa, ci è praticamente impossibile restare distaccati e obiettivi, e quindi non possiamo fare a meno di trovarci invischiati in una rete infinita di negazioni, proiezioni, razionalizzazioni.

Il risultato è – come succede ogni qualvolta ci troviamo a negare la realtà – che non riusciamo a creare nella nostra mente un modello previsionale valido, e siccome la realtà è piuttosto ostinata nelle sue manifestazioni continuiamo a scontrarci con aspetti della stessa che ci appaiono misteriosi e incomprensibili.
Tuttavia, se troviamo il coraggio di cambiare paradigma e di ragionare con distacco, prendendo in considerazione sia i fatti verificabili che abbiamo a disposizione sia le ultime scoperte della psicologia evoluzionista, ecco che una serie di cose apparentemente “inesplicabili” diventano non solo di una chiarezza cristallina, ma addirittura necessari e inevitabili.

Cominciamo quindi con il fissare alcuni punti fermi e incontestabili che possono forse apparire fastidiosi ma che – una volta accettati – possono rappresentare un passo importante nella comprensioni di sé e degli altri:

-ogni essere vivente nell’universo ha come scopo primario la propria sopravvivenza. E siccome la morte è inevitabile, lo scopo conseguente è quello di riprodursi e permettere così la sopravvivenza dei propri geni.

-il nostro corpo e il nostro cervello sono il risultato di milioni di anni di evoluzione, durante i quali si sono conservate tutte le caratteristiche vincenti, ovvero quelle che ci hanno permesso di sopravvivere e riprodurci. La civiltà ci insegna che la violenza, l’avidità, l’egoismo, il desiderio sessuale, la sete di potere, la prevaricazione e via dicendo sono caratteristiche “negative”, ma senza di esse non saremmo qui.

-il nostro corpo e il nostro cervello sono rimasti praticamente immutati negli ultimi 100.000 anni, non ha quindi alcun senso considerarsi diversi dai nostri progenitori: loro usavano la clava e noi il Kalashnikov, ma i principi comportamentali sono rimasti gli stessi.

(Nota: ogni qualvolta si tira in ballo l’evoluzione si rischia di scatenare la reazione violenta dei credenti delle diverse religioni. Non entro ovviamente nel merito, anche se credo che evouluzione e religione siano perfettamente compatibili. Eventualmente, per proseguire il discorso, i credenti possono immaginare che siamo stati creati per vivere nella giungla, e che il Padreterno ci abbia programmato con le caratteristiche più adatte a quel tipo di ambiente, caratteristiche che ancora conserviamo.)

Di conseguenza, anche se ci piace credere di essere uomini civili, e diversi dai cavernicoli, la realtà è che conserviamo completamente la nostra eredità genetica, pronta a esplodere alla prima occasione. È sufficiente una guerra, un incendio, un terremoto, o un qualunque altro tipo di evento che metta in pericolo la nostra sopravvivenza fisica, per avere le stesse reazioni di un animale che viene attaccato da un predatore.
Detto questo, è chiaro che uomini e donne nel modo d’oggi hanno lo stesso scopo di base, ovvero quello di sopravvivere e di trasmettere i propri geni alla generazione sucessiva, e hanno chiaramente bisogno uno dell’altro. Tuttavia, la modalità con la quale perseguono questo scopo è completamente diversa, a causa di alcune differenze biologiche fondamentali, e questo è precisamente il tema principale di questo articolo.

-un maschio può generare un numero di figli virtualmente illimitato, mentra una femmina ha un limite fisico evidente. Non solo, un maschio (se è in forma…:-) può passare alla femmina successiva dopo un quarto d’ora, mentre la femmina – una volta fecondata – rimane “bloccata” per un anno dal punto di vista genetico e non ha nessun beneficio da ulteriori partner sessuali.
La semplice accettazione di questa verità evidente ci mostra due strategie di riproduzione completamente diverse: mentre il maschio ha un interesse genetico a intrattenere contatti sessuali con il maggior numero possibile di femmine – senza porsi particolari problemi sulla loro qualità – la femmina ha l’interesse a essere il più possibile selettiva – e di conseguenza indecisa…- per poter fare la miglior scelta possibile.

-cosa significa effettivamente “la miglior scelta possibile”: a differenza dei cuccioli degli animali, i piccoli dell’uomo hanno un periodo di dipendenza dalla madre estremamente lungo, durante il quale la femmina non può allontanarsi da loro. Questo significa che è compito del maschio uscire dal rifugio a cacciare/raccogliere e portare il cibo a casa, e se la femmina non è in grado di tenerlo legato a sé, molto semplicemente morirà di fame. Di conseguenza, la scelta del partner non ha solo a che fare con il livello di attrazione fisica, ma anche e soprattutto sulla capacità di procurare il cibo e di rimanere fedele.

-essendo interesse della femmina fare la scelta migliore possibile, inevitabilmente questa deve mantenere il diritto di rifiutare in qualunque momento l’accoppiamento, nell’eventualità che appaia un partner migliore. Questo implica che la principale caratteristica della comunicazione femminile sia l’ambiguità. Una femmina continuerà a trasmettere segnali di disponibilità, ricevendo in cambio tutta una serie di vantaggi tando dal punto di vista dell’attenzione che del beneficio materiale, conservando comunque l’opzione del rifiuto sostenendo di essere stata fraintesa.
Ne consegue che il maschio è obbligato a mentire per ottenere il suo scopo, perché una richiesta diretta obbligherebbe la femmina a una risposta chiara, che renderebbe difficile un eventuale ripensamento (se non ci credete, immaginate le possibilità di successo di uno sconosciuto che si rivolga a una femmina con una frase del tipo “Ei, sei proprio una bella gnocca, perché non sali da me e non ci facciamo una bella scopata?” Massima sincerità, zero risultati…)
Da qui si dipanano tutti i rituali di corteggiamento, rituali con cui ci scontriamo quotidianamente e che spesso riescono a confonderci nella maniera più assoluta.
Non c’è bisogno di aggiungere che – una volta stabilito che la femmina è attratta da buoni geni, disponibilità mteriale e fedeltà, il maschio farà evidentemente tutto il possibile per simulare queste caratteristiche…

-esiste una differenza palese dal punto di vista fisico: normalmente il maschio è piu forte e veloce. Di conseguenza, per mantenere l’equilibrio, la femmina ha sviluppato un arsenale di strumenti psicologici per ottenere ciò che vuole dal maschio. Di fatto, in tutta la storia dell’umanità il maschio è stato “il padrone” ma, come sa qualunque femmina che si rispetti, rigorosamente agli ordini di una compagna che ne manipola il comportamento tramite suppliche, vittimismo, allusioni, lacrime, sensi di colpa e quant’altro.

-siccome un maschio può fecondare molte femmine mentre la femmina rimane inutilizzabile una volta fecondata, questo scatena di conseguenza la competizione tra i maschi (di fatto, tenete conto di un’altra verità evidente: la monogamia non deriva dal rispetto per le femmine, ma da un accordo tra maschi per ridurre il livello di conflitto nel gruppo)
In questo senso, il maschio pone il massimo della sua energia per elevare il suo status tra gli altri maschi, e avere così il diritto di priorità nella scelta della femmina.
Ovviamente, siccome si trova un maschio già selezionato dalla lotta fra maschi, la femmina ha tutto l’interesse a “farsi scegliere”, perché così ha la garanzia di ricevere i geni migliori.
Così, riusciamo a spiegare perché la femmina – mentre accusa i maschi di essere degli ossessionati sessuali – è poi lei quella che dedica continua attenzione alla capigliatura, al trucco, al look in generale: è suo evidente interesse essere scelta dal migliore dei maschi. In questo senso, mentre la preferenza personale può essere sbagliata, il risultato di una lotta di selezione non si discute.

-la femmina può ingannare il maschio per quel che riguarda la paternità, e può mettere in condizione un maschio ignaro di mantenere ed allevare un figlio che non è il suo (è questo il motivo per cui nel corso della storia l’infedeltà femminile è stata aspramente punita, mentre quella maschile tollerata, anche da parte delle femmine)
Detto per inciso, è anche la ragione che sta alla base del “fidanzamento”, ovvero di un periodo in cui si tengono distanti i maschi dalla femmina prescelta, ma senza intrattenere rapporti sessuali: non certo per rispetto della femmina, ma per essere si curi che il figlio sia effettivamente il proprio.

-a questo proposito, la femmina ha un problema particolare: mentre ha tutto l’interesse ad accedere al miglior patrimonio genetico possibile, è anche chiaro che il maschio bello, forte e aitante sarà spinto ad accoppiarsi con un grande numero di femmine, ed essere quindi piuttosto inaffidabile; d’altra parte, il maschio “fedele” avrà di solito un patrimonio genetico “così così”.
Di conseguenza, la situazione di massimo vantaggio per la femmina consiste nel farsi ingravidare dal maschio bello e forte ma inaffidabile, e far poi mantenere il figlio da uno bruttino ma fedele.
Vedete voi se questo è quello che succede…

È chiaro che in un breve articolo non posso approfondire più di tanto, ed è un peccato perché gli aspetti che meriterebbero ben altra attenzione sono tantissimi. Tuttavia, anche solo accettando e tenendo conto di quel poco che ho detto, una serie di comportamenti che consideriamo negativi o incomprensibili diventano immediatamente chiarissimi e ovvi.

Naturalmente, è possibile che alcune delle mie affermazioni non vi piacciano affatto.
Ma prima di manifestare il vostro disaccordo, vi invito a notare che mentre nella società di oggi alcuni aspetti apparentemente non sono più validi (so benissimo che esistono gli anticoncezionali, l’assistenza sociale, che in molti casi la moglie guadagna più del marito, e tutti gli altri argomenti con i quali mi si rispnde di solito), questo dimostra solo come negli ultimi decenni si siano stravolti gli equilibri sociali naturali.
Non voglio con questo dire che si tratti di qualcosa di negativo; osservo semplicemente che una serie di situazioni che ci sembrano oggi normali e scontate non lo sono affatto, e non sono tanto dovute allo sviluppo sociale, quanto a quello tecnologico. Immaginiamo semplicemente che scompaia l’elettricità, per dirne una (e quindi basta lavatrice, basta frigorifero, basta ascensori,..), ed ecco che la struttura sociale ritornerebbe ad essere quella che è stata per migliaia di anni (e che peraltro lo è ancora – non lo dimentichiamo – per l’80% della popolazione mondiale.)

Un ultima considerazione, per non essere frainteso: le cose che ho detto possono piacerci o no, ma sono comunque incontestabili. Negarle per motivi ideologici avrà come unico risultato lo scontrarsi costantemente con una realtà che continuerà inesorabilmente a ripresentarsi.

Io credo che possiamo padroneggiare solo ciò che accettiamo e conosciamo: ciò che non sappiamo o neghiamo continuerà a influenzarci e a determinare il nostro comportamento.
E non esiste ostacolo più grande allo sviluppo personale e spirituale che negare la nostra eredità genetica

Un saluto

Bruno

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *