Nel frastuono da cui siamo circondati è difficile trovare un momento di pace, e anche quando lo troviamo, è la mente a tormentarci con il suo chiacchiericcio incessante. Ma gli angeli parlano sottovoce…
E’ sorprendente come gli spunti di riflessione possano provenire dalle fonti più impensate.
Vediamo per esempio cosa ha da dire la fisica elementare a proposito del vero segreto del successo!
Siamo quotidianamente in contatto con un numero imprecisato di persone, ma con quante di loro riuscimo effettivamente ad andare al di là di una comunicazione superficiale? Quante di loro “vediamo” veramente? E a quante facciamo il dono dell’attenzione?
I limiti esistono, e per definizione non possono essere superati.
Ma molti di questi limiti esistono solo nella nostra mente, e sono solo una scusa per non agire.
Quando si ha una motivazione realmente profonda, un “perché” davvero potente, il “come” si trova sempre, indipendentemente dai presunti “limiti”.
Molto spesso i titoli degli articoli ci sembrano solo ridicolmente sensazionalistici, ma in realtà nascondono una guerra feroce per quella che oggi è la merce più preziosa, la nostra attenzione.
La realtà è spesso molto diversa da come appare a prima vista, e se non mettiamo un minimo di impegno nell’analizzare le informazioni che provengono dall’ambiente rischiamo di commettere errori clamorosi.
Immaginiamo di essere pagati per andare a giocare al Casinò, e che tutte le eventuali perdite ci vengano annullate. Ma anche le vincite.
Come cambierebbe la nostra percezione del gioco e la nostra strategia?
La nostra vita non è che un’incessante sequenza di istanti.
E ciascuno di questi istanti è unico e irripetibile.
Il lupo solitario ha il privilegio della libertà e della velocità; d’altra parte lavorare in squadra permette di raggiungere risultati che sarebbero impossibili da raggiungere singolarmente, ma questo implica integrarsi in un sistema.
Decidere di cacciare da soli o in branco è una delle scelte più delicate con cui ci confrontiamo, e va valutata con il massimo dell’attenzione.
Ci sembra talmente normale “arrabbiarci” per ogni più piccola contrarietà, che non riusciamo a renderci conto di quanto una reazione di questo tipo sia non solo perfettamente inutile, ma anche estremamente dannosa.
Con Bruno Medicina, Performance Coach HPCC
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