Il pubblico non sbaglia mai – Bruno Says!
Quando un film, una canzone, un libro non hanno successo, è abbastanza usuale sentire gli autori lamentarsi dell’ignoranza del pubblico e atteggiarsi a geni incompresi.
Ma le cose stanno diversamente.
Quando un film, una canzone, un libro non hanno successo, è abbastanza usuale sentire gli autori lamentarsi dell’ignoranza del pubblico e atteggiarsi a geni incompresi.
Ma le cose stanno diversamente.
Sottoposti come siamo al martellamento mediatico che ci rende sempre più eterodiretti, rischiamo di rincorrere obiettivi ingannevolmente allettanti, che non sono realmente nostri e che possono rappresentare la nostra rovina.
Siamo profondamente convinti che la realtà sia qualcosa di esterno, di uguale per tutti e su cui non abbiamo alcun potere.
Ma la fisica quantistica ci dice che le cose stanno diversamente.
Qualunque città, a seconda di dove puntiamo la videocamera, può essere rappresentata come una bidonville del quarto mondo oppure come una metropoli avveniristica.
E questo vale anche per la realtà che ci circonda, che avrà un diverso significato emozionale a seconda di ciò su cui concentriamo la nostra attenzione.
Ascoltare qualcun altro è un processo molto più complesso di quanto non si creda, perché implica diversi livelli di decodifica. E se siamo più concentrati sulla risposta da dare che sull’ascolto, le imcomprensioni diventano inevitabili.
Può sembrare una buona idea allenarsi e nel frattempo guardare la tv, ascoltare la radio o stare in chat.
In realtà, la concentrazione sul movimento è parte integrante dell’allenamento, e possiamo star certi che nessuno atleta di alto livello si permette distrazioni di questo genere.
Uno degli errore più diffusi, e non solo nel mondo del commercio, è che più prodotti e sevizi si è in grado di offrire, maggiori sono le possibilità di successo. In realtà è proprio il contrario: più piccola e selezionata è la nicchia a cui ci si rivolge, più specifico e unico è il nostro prodotto, più è facile essere percepiti come i migliori del settore.
Sopraffatti dalle micro e macro incombenze quotidiane, con le ore che non bastano mai, è facile cedere alla tentazione di dedicarsi a più attività nello stesso momento, nell’illusione di risparmiare tempo.
Ma si tratta di una pessima idea.
Nel momento in cui si ha il coraggio di lasciar espandere la coscienza trascendendo i limiti che ci bloccano al livello della materia, si può accedere a conoscenze e livelli di consapevolezza sconosciuti e sorprendenti.