Il comportamento paradossale dell’energia – Bruno Says!
Qualunque cosa si voglia realizzare, abbiamo bisogno di energia. Ma quando parliamo di energia personale, scopriamo che le leggi a cui obbedisce sono paradossali.
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Ma siamo orgogliosi di dire che Bruno ha già contribuito con 1044 voci.
Qualunque cosa si voglia realizzare, abbiamo bisogno di energia. Ma quando parliamo di energia personale, scopriamo che le leggi a cui obbedisce sono paradossali.
Dalla più tenera età ci sentiamo dire che è nostro dovere preoccuparci per gli altri e che l’egoismo è un peccato. Ma a quanto pare nessuno sembra accorgersi del paradosso implicito che questa affermazione contiene.
Ci piaccia o meno, ci sono forze ed eventi che sono completamente fuori dal nostro controllo: se stiamo andando in barca a vela, non possiamo controllare il vento, le correnti marine o la situazione metereologica. Quindi, di fronte a condizioni apparentemente avverse, possiamo lamentarci oppure imparare a servircene, focalizzandoci su ciò che possiamo controllare.
Mentre ci sono persone – poche – che riescono a ispirarci con la loro semplice presenza, ce ne sono altre che riescono a svuotarci di ogni positività e di ogni entusiasmo non appena entriamo in contatto con loro: sono i vampiri energetici. Vediamo come individuarli e tenerli a distanza.
Chiunque abbia provato a mettersi a dieta sa quanto sia difficile perdere peso, e quanto sia facile invece riprendere i chili persi, magari con gli interessi, con tutta la rabbia e la frustrazione che ne consegue. Vediamo perché succede e cosa si può fare.
Mentre il coaching tradizionale si concentra sull’aspetto mentale (e infatti è spesso definito “mental coaching”, la mia versione – HyperCoaching – prende in considerazione anche gli altri aspetti dell’essere umano (fisico, sociale, ecc) e la relazione sinergica che tra loro si instaura, in modo da creare realmente “un’esperienza di crescita multidimensionale.
Più di uno mi ha chiesto di spiegare cosa fa un coach, cos’è il coaching, come agisce, a cosa serve, ecc. Qui spiego a grandi linee come funziona il coaching tradizionale, domani presento la mia personale versione, l’HyperCoaching.
C’è chi si identifica con il proprio corpo, chi con i suoi ricordi, chi con “l’anima”. Eppure c’è sempre un “io” che osserva queste cose e le trascende.
Forse non vi capiterà mai di dover catturare una scimmia viva, ma c’è molto da imparare dal modo in cui gli indiani, da millenni, ci riescono.
Utilizzare in una situazione nuova strategie che hanno magari funzionato in passato in una situazione solo apparente simile è causa pressoché certa di insuccesso. In un mondo che cambia alla velocità del pensiero, la flessibilità nell’adattarsi alle nuove situazioni è l’unica reale chiave per la sopravvivenza.